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POLITICA CITTADINA
Provincia di Monza e Brianza – Stato dell'arte
di Giorgio Casera



Si è tenuta oggi in Monza, presso la sede distaccata della provincia di Milano, una conferenza
stampa del coordinamento dei sindaci della Brianza (B7) con lo scopo di informare l'opinione pubblica sullo stato dell'iter per l'istituzione della provincia di Monza e Brianza.
Presenti sul palco degli oratori Gigi Perego, sindaco di Seregno e coordinatore dei B7, Michele Faglia, sindaco di Monza, Ambrogio Fossati, sindaco di Lissone e Rosanna Zolesi, sindaco di Triuggio, tutti componenti del B7. Invitato a rappresentare la Provincia di Milano l'assessore al Bilancio Vittadini.
Premesso che l'obiettivo del B7 è quello di arrivare al primo voto per eleggere i rappresentanti della nuova provincia nel 2004, Gigi Perego ha illustrato la situazione aggiornata con particolare riguardo ai seguenti punti:

- approvazione dell'istituzione della Provincia alla Camera. Il relativo iter è ripreso con l'inserimento della discussione all'ordine del giorno. La votazione della proposta dovrebbe avvenire entro il 20 febbraio. Dovrebbe (la commissione Bilancio della Camera non si è ancora ufficialmente espressa) cadere l'obiezione di mancata copertura finanziaria dell'operazione. Contestualmente il B7 ha inviato delle note di sensibilizzazione a Berlusconi, Casini, Bossi (come primo firmatario della proposta) e a tutti i capigruppo parlamentari.
- definizione del Piano d'Area della Brianza. E' il documento che descrive gli orientamenti strategici dell'Area della Brianza in merito soprattutto alle infrastrutture, l'ambiente, gli insediamenti dei vari tipi ed i servizi. E' attualmente “in progress” con particolare focus sul coordinamento con piani equivalenti di Provincia di Milano e Regione e sul finanziamento per la sua realizzazione, che si vuole raggiungere entro il 2003. Sono previsti a questo proposito dei seminari di approfondimento tematico (mobilità, trasporti, ambiente, assetto idrogeologico etc)
- convocazione degli Stati Generali della Brianza. Sono convocati (ipotesi da confermare) per l'11-12 aprile e dovranno rappresentare un'occasione per il rilancio strategico della Brianza. Lo scopo dell'iniziativa è quello di riunire i responsabili amministrativi e i rappresentanti della comunità economica, sociale, culturale della Brianza per definire in modo condiviso le linee di sviluppo globale del territorio e gli obiettivi prioritari da seguire. Saranno perciò affrontati temi come trend di sviluppo, innovazione produttiva, qualificazione del lavoro, diffusione della formazione, qualità della vita sociale e ambientale, le infrastrutture e la qualità del governo locale del territorio. Delle commissioni di studio, composte da rappresentanti degli enti locali, delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali e da docenti di Università di Milano, stenderanno i documenti introduttivi, che saranno di riferimento per la discussione.

Fin qui tutto bene, sembrerebbe. Ma nella sessione di domande e risposte che ha seguito la presentazione di Perego sono emerse situazioni e vicende che potrebbero ostacolare un lieto fine.
Intanto la costituzione di una Area metropolitana di Milano, sponsorizzata dalla provincia di Milano e vista da alcuni come tentazione egemonica della predetta provincia, per la quale si ipotizza un referendum. Poi la difficoltà di aggregare comuni importanti nell'operazione, come quelli del Vimercatese, e la presenza di livelli variabili di convinzione all'adesione da parte delle amministrazioni dei comuni interessati (53 sui 188 della provincia di Milano). E ancora l'incertezza, vista anche l'esperienza precedente, sulla conclusione dei lavori alla Camera. Su quest'ultimo punto si è discusso della presenza di due correnti in Forza Italia, l'una favorevole e l'altra contraria alla formazione della nuova provincia. La corrente contraria tenderebbe a far saltare, almeno, l'appuntamento del 2004: si andrebbe così al 2009.
I componenti del B7 hanno sostanzialmente confermato la fiducia nel raggiungimento dell'obiettivo, basata sulla determinazione degli amministratori convinti di operare nell'interesse dei cittadini. Faglia ha ribadito che l'operazione ha poco di politico (a Monza il consiglio comunale è stato unanime nel voto favorevole all'istituzione) ed ha richiamato i parlamentari e gli altri enti locali interlocutori al rispetto delle prerogative locali (autonomia e autodeterminazione). I dissensi di alcuni comuni si prevede rientreranno dopo l'istituzione della provincia.
Dal canto suo l'assessore Vittadini (FI) ha voluto ribadire la “neutralità” della provincia di Milano nelle vicende che riguardano Monza e la Brianza. Per quanto riguarda l'atteggiamento di Forza Italia ha confermato l'orientamento favorevole del “forzisti” brianzoli, ma non risponde dei “romani”.
L'impressione è che la provincia di Milano, nella sua attuale amministrazione, guardi con estrema freddezza alla nuova provincia, sia per perdita di “peso” e di competenze, sia per le conseguenze nella ridefinizione dei consensi elettorali, che giudica evidentemente svantaggiose.

Giorgio Casera

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  29 gennaio 2003